Diffusore De Pover di Sergio Canini (cliccare sulle parole colorate per vedere e scaricare gli allegati) Il titolo allude chiaramente al fatto che si tratta di un progetto che si può realizzare con poca spesa. Anzi, per chiarire subito questo aspetto, facendo un po' di conti il costo dei componenti (i due woofer ed i due tweeter) è di poco superiore ai100 euro. Il resto è poca cosa, se vi fate da soli il lavoro ed usate del legno di recupero. Il progetto di questo diffusore mi è stato commissionato dal Ministero per le Pari Opportunità per consentire anche alle classi meno abbienti, alle persone con difficoltà economiche, agli emarginati, ai barboni,ai reietti di godere dell'ascolto della musica riprodotta in alta fedeltà. Il problema da risolvere era complesso perché intanto doveva essere garantita una buona qualità di riproduzione, il costo doveva essere contenuto in funzione delle disponibilità finanziarie degli acquirenti ed infine, secondo le indicazioni del Ministero, era necessario che il volume interno potesse essere impostato, in una gamma di valori dai 50 ai 300 litri ed oltre, ritenendo che i volumi più alti potessero essere preferiti da chi, dormendo nei cartoni o negli androni, volesse utilizzare il diffusore anche come alloggio confortevole. La mia esperienza mi ha permesso di individuare immediatamente i componenti adatti a questa realizzazione, che sono il woofer Monacor SP90, da 20 cm, ed il tweeter DT101SK. Sento il dovere di chiarire, una volta per tutte, che il fatto che la MONACOR mi dia 6.000,00 euro al mese perché io utilizzi i suoi prodotti nei miei progetti non condiziona affatto le mie scelte . Si tratta di un particolare del tutto trascurabile. L'SP90 è sicuramente il woofer del catalogo Monacor che ho più sperimentato, con ciò intendendo dire che l'ho consigliato ai miei clienti per costruire diffusori simili a questo, dal costo contenuto ma buone prestazioni, e l'ho impiegato io stesso per riparare diffusori dl cui doveva essere sostituito questo componente ma non era disponibile il ricambio originale. In quest'ultima applicazione mi sono reso conto di come l'SP90 si adatti alle più svariate condizioni di lavoro: sistemi chiusi, sistemi reflex, grandi e piccoli volumi. In ogni circostanza non ha mai fatto rimpiangere il componente originale. La simulazione al computer rende evidente questa flessibilità e permette di scoprire le doti inaspettate di questo altoparlante. Va a finire che questo progetto, nato per ridere intorno ad un titolo scherzoso, diventa una cosa seria (spero che non abbiate creduto a quella storia del Ministero). La fig. n°1 mostra la risposta in frequenza (simulata) montando il woofer in una cassa chiusa di volume interno netto di 20 litri. Si tratta di un volume minimo per l'SP90, la risposta a -3db è limitata a 60Hz ed il Q della cassa, che vale 0,95, è un po' alto (ma le LS3/5 lo hanno di 1,3 e chi le possiede non si vergogna). Mezzo chilo di lana di vetro per ogni cassa rappresentano la cura ideale per questi difetti. So che maneggiandola avete paura di ammalarvi di tumore o di qualche altra terribile malattia, ma se amate la musica dovete pur correre qualche rischio. Nel disegno sono anche riportate le misure (interne) della cassa perchè il suo volume sia di 20 litri. Per gli ignoranti depth vuol dire profondità, height altezza e width larghezza. Ricordatevelo perché non lo ripeterò le prossime volte. Nella fig. n° 2 (40 litri) la maggior parte dei difetti sono spariti però un chilo di lana di vetro e conseguenti malattie vi toccano lo stesso. Per non sapere nè leggere nè scrivere io arriverei a 60 litri (fig. n° 3) nei quali l'SP 90 si esprime al meglio con 56,6Hz a -2,9 db ed il Q a 0,72. Spiacente: 1,5 Kg di lana di vetro. Andare oltre i 60 litri (fig. 4) può essere inutile. Ma le migliori, sorprendenti prestazioni si hanno montando questo woofer in bass-reflex, per rendervene conto saltate le fig. 5,6,7 e guardate la 8 : -3db a 28Hz con un woofer da 45€ rappresentano un vero primato! D'accordo, il volume è di 134 litri e dovrete litigare con vostra madre o vostra moglie, e allora? E quelli che si costruiscono delle trombe mostruose per montarci un wooferino di cartavelina per poi sentire i bassi con lo stetoscopio? Comunque i pavidi possono sempre realizzare la soluzione di fig. 7 che prevede un volume di 90 litri e perde solo 2 Hz rispetto a quella di prima. La fig. 6 (70 litri) mostra una risposta in frequenza non corretta dal punto di vista HiFi per l'enfasi presente fra i 50 ed i 100 Hz, tale difetto è ancora più evidente in fig. 5 (50 litri) tuttavia questo tipo di risposta è sicuramente quello preferito da coloro che ascoltano certi tipi di musica moderna come la disco, l'heavy metal, la house la techno ed altri. Questo tipo di musica, riprodotta in HiFi rigorosa, perde l'impatto e le caratteristiche che le sono connaturate. Pertanto consiglio vivamente le persone suddette di realizzare questi modelli. Due parole sul materiale assorbente da introdurre e poi passiamo al tweeter (non me n'ero dimenticato). Poichè il completo riempimento con lana di vetro potrebbe ridurre l'efficienza del reflex, si potrebbe usare la soluzione di metterla solo sulle pareti, che però a me non piace e che vi vieto di adottare. Meglio ricorrere ad un materiale a più bassa densità come la fibra acrilica che si trova all'interno dei cuscini anallergici (si acquistano dai materassai e costano poco). Ogni cuscino contiene circa 40 litri di fibra acrilica; non serve aprirlo, mettete un cuscino nella cassa da 40 e da 70 litri, due cuscini in quella da 90 e tre in quella da 134 e buonanotte (questa soluzione dei cuscini è piaciuta anche al Ministero). Altre due parole sui due reflex da 50 e 70 litri. Se il completo riempimento con lana di vetro smorza eccessivamente il sistema, non è neppure vero che esso funzionerà come un box chiuso, Si tratta di trovare (aggiungendo e togliendo) la quantità di lana di vetro giusta per ottenere il risultato desiderato il quale in definitiva dipenderà dal vostro orecchio (se non siete sordi) e dalla vostra intelligenza (se ne avete). L'SP 90, che ha un equipaggio mobile di soli 13 grammi, si comporta sulle frequenze medie come un largabanda (esiste anche una versione bicono che riproduce l'intera gamma); nessun problema pertanto a farlo lavorare fin dove inizia la sua caduta naturale, cioè a circa 7KHz. Si veda il grafico di fig. 10 . Completa la gamma il tweeter DT101SK che ha un'efficienza comparabile a quella del woofer e si accontenta, quale elemento di filtro di un condensatore non elettrolitico da 2,7 uF in serie. Effettuare il collegamento solo con i faston per non fare guai con la saldatura. Nessun filtro sul woofer; i due trasduttori si collegano, tra di loro, in parallelo. Coloro che realizzeranno il reflex da 50 o da 70 litri per ascoltare il tipo di musica indicato sopra, possono anche sostituire il DT101SK con il tweeter piezoelettrico Motorola KSN1005 che ha un suono più aggressivo che potrebbe, in questo caso, essere preferito. Se fosse troppo aggressivo lo si può attenuare sostituendo anche il condensatore in serie con uno che abbia un valore compreso fra 0,5 e 0,1 uF (fig. 11), sempre di tipo non elettrolitico. Circa la disposizione degli altoparlanti, woofer e tweeter debbono essere montati in alto anche nei modelli di maggior ingombro e ravvicinati (il tweeter sopra), l'eventuale tubo reflex in basso, dietro, o sotto se appoggerete la cassa su una base o su piedini alti almeno 5 cm. Per i modelli da 40 litri in su è necessario usare accorgimenti per irrobustire la cassa. In fig. 12 quelli suggeriti da Paolo Viappiani in uno dei suoi libri. Come avrete capito questa pagina volge alla fine pertanto ecco le ultime raccomandazioni (vi tratto male ma in fondo vi voglio bene). I componenti utilizzati, di tipo economico, consentono tuttavia prestazioni non inferiori a quelle di componenti molto (ma molto) più costosi. Il limite che impongono è che non possono lavorare in un volume troppo ridotto (mi riferisco al woofer) e che la loro tenuta in potenza li rende inadatti ad un uso professionale o comunque ad un uso esasperato. Se decidete di costruire uno dei modelli presentati tenete conto soprattutto della seconda limitazione. Il più interessante a mio avviso è il reflex da 70 litri, nelle due versioni con acrilico e piezo, oppure con lana di vetro e DT101SK. Settanta litri non sono uno scherzo, tuttavia potete ridurre l'ingombro apparente aumentando la profondità oppure optando per un mobile a base trapezoidale (montando gli altoparlanti sulla faccia più stretta), naturalmente ricalcolando le altre misure per avere lo stesso volume. Se avete problemi inviate una e mail.
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24/3/03 |