Minidiffusore di Sergio Canini.

 

Se avete già letto la pagina Woofer story   siete al corrente del fatto che l'HiFi commerciale, cioè quella non riservata ad una ristrettissima cerchia di intenditori, è stata favorita (se non determinata) dall'adozione della sospensione pneumatica per i diffusori, il che ha consentito di ridurne le dimensioni e di poterli collocare in un normale ambiente domestico.  A Mr. Edgar Villchur, il fondatore della AR,  va il merito di questa soluzione. Ma la ulteriore riduzione delle dimensioni  è senz'altro merito delle donne (mogli e madri), le quali, dal momento che lo stereo aveva cessato di essere un status symbol e  quindi  si era obbligati  tenerselo in casa, non hanno più tollerato le  pur già ridotte dimensioni dei menzionati diffusori. I fabbricanti, sensibili più che alle esigenze femminili alla possibilità di introdurre  un nuovo prodotto e di rivitalizzare un mercato in crisi perchè saturo (tutti si erano comprati lo stereo, ormai) iniziarono allora a produrre diffusori di dimensioni ancora più piccole, i minidiffusori, appunto.
Com'è facile intuire, i minidiffusori hanno una limitata capacità di riprodurre i bassi, e ciò è tanto più vero quanto più piccole sono le loro dimensioni e più piccolo è il woofer impiegato. Per ovviare a questo intrinseco difetto, molti minidiffusori hanno la gamma dei medio bassi enfatizzata nel tentativo di supplire alla reale carenza. Si tratta a mio avviso di un rimedio peggiore del male perchè in questo modo si sporca la gamma dei medi ed il diffusore risulta malsuonante. Per quanto riguarda i medi e gli alti i minidiffusori possono invece esibire migliori prestazioni rispetto ai diffusori grandi, in virtù del piccolo woofer che consente di avere una riproduzione coerente fino alle frequenze medio alte, e del ridotto frontale, spesso con gli spigoli arrotondati, che minimizza i fenomeni di riflessione e diffrazione, causa di alterazione nella risposta in frequenza . Il modello qui descritto è a gamma intera cioè non è necessario un subwoofer per le frequenze più basse, a meno che la sua collocazione in ambiente non sia errata. La sua risposta in frequenza nella gamma dei bassi ha lo stesso andamento di quella del "Diffusore non convenzionale" (DNC)   Per quanto riguarda questa parte della gamma e della collocazione in ambiente per ottenere una corretta riproduzione, rimando a quanto ho scritto in merito nella pagina che riguarda questo diffusore.
La messa a punto di questo diffusore è stata fatta prendendo a riferimento proprio il DNC e finito il lavoro di ottimizzazione, effettuato a più riprese in giorni successivi, io e tutti i componenti della sessione di ascolto ci siamo compiaciuti del risultato raggiunto e meravigliati per quanto il MINI ed il DNC fossero simili. Rimane a carico del MINI una minor efficienza, recuperabile ruotando un po' a destra la manopola del volume, una minor efficacia della prima ottava (16 - 32 Hz), purtroppo non recuperabile ma di scarsa importanza ai fini dell'ascolto musicale, ed un minor dettaglio e precisione della gamma media, avvertibile però solo per confronto con il riferimento.
   In altre parole il MINI suona bene, anzi molto bene e confesso di esserci rimasto un po' male perchè, dopo aver dato tutto per il DNC, non credevo che si potesse ottenere un risultato tanto vicino con un progetto così semplificato. Non sarebbe giusto tuttavia tacere che alcune scelte di fondo, quali il tipo di risposta sui bassi, l'abbattimento delle risonanze, la scelta dei componenti, il loro accoppiamento ed altre, sono di per sé qualificanti verso uno standard qualitativo superiore.

Nell'esecuzione del progetto qualche difficoltà ha presentato l'ottimizzazione del radiatore passivo, che è collocato nella parete posteriore. Vi era infatti una certa discrepanza fra quanto prometteva la simulazione al computer e quanto misuravamo. Abbiamo alla fine optato per la soluzione che risultava migliore dalle nostre misure, che in effetti rappresentano il risultato vero. Anzi, le soluzioni sono due. Una prevede un passivo con massa di 54 grammi, da adottare quando si preferisce un basso più aggressivo ma meno profondo e l'altra con passivo da 80 grammi da adottare quando il MINI è sistemato come mostra lo schizzo  di fig.9 e che  assicura un basso potente e profondo (sembra impossibile da un diffusore così piccolo). Le due soluzioni sono graficamente visibili in fig. 2 (si veda anche la pagina reflex contro reflex). L'ottimizzazione dell'incrocio fra woofer e tweeter  è stata fatta ad orecchio perchè mentre le misure consigliavano una frequenza di 4900 Hz, l'ascolto ha invece orientato verso una frequenza  più bassa ottenendosi così una maggior ariosità ma soprattutto una maggior somiglianza con il DNC

Il MINI non presenta particolari difficoltà costruttive se non, come al solito, per dargli un aspetto estetico che lo renda non criticabile da questo punto di vista. Se decidiamo per una soluzione spartana, cioè tavole incollate ed avvitate con viti a vista ed altoparlanti non incassati (ma per noi autocostruttori così è bellissimo) l'unica difficoltà residua può essere rappresentata dalla stondatura della parete anteriore . Non so precisare fino a che punto questo particolare contribuisca alla qualità totale del diffusore. Io però non lo eliminerei. Il volume interno del box è di 10 litri, sulla parete anteriore ovviamente i due trasduttori attivi e su quella posteriore il passivo a cui ho accennato sopra. Questo passivo può essere realizzato in legno o altri materiali rigidi, non escluso il cartone. Il suo peso deve essere regolato a  54  o a 80 grammi a seconda della soluzione preferita (so che le proverete entrambe). Per la sua costruzione e montaggio sulla cassa potete anche vedere quanto ho scritto in merito sul DNC. La sospensione da 6", se non la trovate, potete richiederla a me (potete richiedermi anche il passivo già pronto).La  quantità di lana di vetro  necessaria per questo diffusore, è di 300 grammi da disporre con uniformità all'interno (non solo sulle pareti!). Occhio a non ostacolare ostacolare la mobilità del passivo, eventualmente proteggetelo con una rete a maglie larghe.  Aggiungo che la lana di vetro  è sostituibile con la lana di roccia che non ha parti volatili e può essere usata anche da chi ha una particolare sensibilità  verso questi materiali.   
fig. 1      confronto fra risposte (simulate) del MINI, del DNC e di un diffusore convenzionale
fig. 2      risposta misurata 20 200 Hz del MINI
fig. 3      curva di impedenza
fig. 4     disegno del passivo
fig. 5     vista frontale e laterale della cassa
fig. 6     vista frontale ingrandita
fig. 7     vista superiore ed elenco materiale
fig. 8     schema crossover
fig. 9     schizzo collocazione in ambiente
 
aggiornamento prezzo componenti al 3/05/2008
 
woofer Monacor SPH 165          € 75,00 cad
Tweeter Monacor  DT 19 SU     € 50,00 cad
Woofer passivo                            € 35,00 cad
Vaschetta contatti dorati             € 12,00 cad
Condensatore 4,7 uF                  €   6,00  cad

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