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Se avete
già letto la pagina Woofer story siete al corrente del fatto che
l'HiFi commerciale, cioè quella non riservata ad una ristrettissima
cerchia di intenditori, è stata favorita (se non determinata)
dall'adozione della sospensione pneumatica per i diffusori, il che ha
consentito di ridurne le dimensioni e di poterli collocare in un normale
ambiente domestico. A Mr. Edgar Villchur, il fondatore della AR, va il
merito di questa soluzione. Ma la ulteriore riduzione delle dimensioni
è senz'altro merito delle donne (mogli e madri), le quali, dal momento
che lo stereo aveva cessato di essere un status symbol e
quindi si era obbligati tenerselo in casa, non hanno più
tollerato le pur già ridotte dimensioni dei menzionati diffusori.
I fabbricanti, sensibili più che alle esigenze femminili alla
possibilità di introdurre un nuovo prodotto e di rivitalizzare un
mercato in crisi perchè saturo (tutti si erano comprati lo stereo,
ormai) iniziarono allora a produrre diffusori di dimensioni ancora più
piccole, i minidiffusori, appunto. |
Com'è
facile intuire, i minidiffusori hanno una limitata capacità di
riprodurre i bassi, e ciò è tanto più vero quanto più piccole
sono le loro dimensioni e più piccolo è il woofer impiegato. Per ovviare
a questo intrinseco difetto, molti minidiffusori hanno la gamma dei
medio bassi enfatizzata nel tentativo di supplire alla reale carenza. Si
tratta a mio avviso di un rimedio peggiore del male perchè in questo
modo si sporca la gamma dei medi ed il diffusore risulta
malsuonante. Per quanto riguarda i medi e gli alti i
minidiffusori possono invece esibire migliori prestazioni
rispetto ai diffusori grandi, in virtù del piccolo woofer che
consente di avere una riproduzione coerente fino alle frequenze medio
alte, e del ridotto frontale, spesso con gli spigoli arrotondati, che
minimizza i fenomeni di riflessione e diffrazione, causa di alterazione
nella risposta in frequenza . Il modello qui descritto è a gamma
intera cioè non è necessario un subwoofer per le frequenze più
basse, a meno che la sua collocazione in ambiente non sia errata. La sua
risposta in frequenza nella gamma dei bassi ha lo stesso
andamento di quella del "Diffusore non convenzionale" (DNC)
Per quanto riguarda questa parte della gamma e della collocazione in
ambiente per ottenere una corretta riproduzione, rimando a quanto ho
scritto in merito nella pagina che riguarda questo diffusore.
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La messa a punto di
questo diffusore è stata fatta prendendo a riferimento proprio il DNC e
finito il lavoro di ottimizzazione, effettuato a più riprese in giorni
successivi, io e tutti i componenti della sessione di ascolto ci siamo
compiaciuti del risultato raggiunto e meravigliati per quanto il MINI ed
il DNC fossero simili. Rimane a carico del MINI una minor efficienza,
recuperabile ruotando un po' a destra la manopola del volume, una minor
efficacia della prima ottava (16 - 32 Hz), purtroppo non recuperabile ma
di scarsa importanza ai fini dell'ascolto musicale, ed un minor
dettaglio e precisione della gamma media, avvertibile però solo per
confronto con il riferimento. |
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In altre parole il
MINI suona bene, anzi molto bene e confesso di esserci rimasto un po'
male perchè, dopo aver dato tutto per il DNC, non credevo che si potesse
ottenere un risultato tanto vicino con un progetto così semplificato.
Non sarebbe giusto tuttavia tacere che alcune scelte di fondo, quali il
tipo di risposta sui bassi, l'abbattimento delle risonanze, la scelta
dei componenti, il loro accoppiamento ed altre, sono di per sé
qualificanti verso uno standard qualitativo superiore.
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Nell'esecuzione del progetto
qualche difficoltà ha presentato l'ottimizzazione del radiatore
passivo, che è collocato nella parete posteriore. Vi era infatti una
certa discrepanza fra quanto prometteva la simulazione al computer e
quanto misuravamo. Abbiamo alla fine optato per la soluzione che
risultava migliore dalle nostre misure, che in effetti rappresentano
il risultato vero. Anzi, le soluzioni sono due. Una prevede un passivo
con massa di 54 grammi, da adottare quando si preferisce un basso più
aggressivo ma meno profondo e l'altra con passivo da 80 grammi da
adottare quando il MINI è sistemato come mostra lo schizzo di
fig.9 e che assicura un basso potente e profondo (sembra
impossibile da un diffusore così piccolo). Le due soluzioni sono
graficamente visibili in fig. 2 (si veda anche la pagina
reflex contro reflex).
L'ottimizzazione
dell'incrocio fra woofer e tweeter è stata fatta ad orecchio
perchè mentre le misure consigliavano una frequenza di 4900 Hz,
l'ascolto ha invece orientato verso una frequenza più bassa
ottenendosi così una maggior ariosità ma soprattutto una maggior
somiglianza con il DNC
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Il MINI non presenta particolari
difficoltà costruttive se non, come al solito, per dargli un aspetto
estetico che lo renda non criticabile da questo punto di vista. Se
decidiamo per una soluzione spartana, cioè tavole incollate ed
avvitate con viti a vista ed altoparlanti non incassati (ma per noi
autocostruttori così è bellissimo) l'unica difficoltà residua può
essere rappresentata dalla stondatura della parete anteriore . Non so
precisare fino a che punto questo particolare contribuisca alla
qualità totale del diffusore. Io però non lo eliminerei. Il volume
interno del box è di 10 litri, sulla parete anteriore ovviamente i due
trasduttori attivi e su quella posteriore il passivo a cui ho
accennato sopra. Questo passivo può essere realizzato in legno o altri
materiali rigidi, non escluso il cartone. Il suo peso deve essere
regolato a 54 o a 80 grammi a seconda della soluzione
preferita (so che le proverete entrambe). Per la sua costruzione e
montaggio sulla cassa potete anche vedere quanto ho scritto in merito
sul DNC. La sospensione da 6", se non la trovate, potete richiederla a
me (potete richiedermi anche il passivo già pronto).La quantità
di lana di vetro necessaria per questo diffusore, è di 300
grammi da disporre con uniformità all'interno (non solo sulle
pareti!). Occhio a non ostacolare ostacolare la mobilità del passivo,
eventualmente proteggetelo con una rete a maglie larghe.
Aggiungo che la lana di vetro è sostituibile con la lana di
roccia che non ha parti volatili e può essere usata anche da chi ha
una particolare sensibilità verso questi materiali.
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fig. 1
confronto fra risposte (simulate) del MINI, del
DNC e di un diffusore convenzionale
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fig. 2
risposta misurata 20 200 Hz del MINI
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fig. 3
curva di impedenza
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fig. 4
disegno del passivo
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fig. 5
vista frontale e laterale della cassa
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fig. 6
vista frontale ingrandita
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fig. 7
vista superiore ed elenco materiale
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fig. 8
schema crossover
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fig. 9
schizzo collocazione in ambiente
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- aggiornamento prezzo
componenti al 3/05/2008
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- woofer Monacor SPH 165
€ 75,00 cad
- Tweeter Monacor DT 19 SU
€ 50,00 cad
- Woofer passivo
€ 35,00 cad
- Vaschetta contatti dorati
€ 12,00 cad
- Condensatore 4,7 uF
€ 6,00
cad
Sergio Canini
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