Quando Edison inventò il fonografo
non si pose certo il problema dell' alta fedeltà, nè se lo pose
Berliner, l'inventore del disco a 78 giri. Con la riproduzione meccanica
non si poteva più di tanto. Ma con il passaggio dalla riproduzione
meccanica a quella a mezzo di amplificatore ed altoparlante il problema
fu subito presente e già nel '24 si costruì, sia pure come
prototipo, l'enorme altoparlante che si vede a destra (in questa, come
nelle successive, cliccare sulla foto per ingrandire). Ma l'evoluzione
dell'altoparlante è legata all'introduzione ed alla affermazione del
sonoro nel cinema. La Western Electric e la RCA producevano gli
altoparlanti ed i diffusori per questa utilizzazione, ma nel '33 la MGM,
non soddisfatta dalle loro prestazioni, progettò un suo sistema ed
affidò la realizzazione dei componenti alla Lansing Co., fondata nel '27
da James B. Lansing. E' inutile dire che questo fatto segnò l'inizio
delle fortune (per la verità alterne) di Mr. Lansing, il quale in
seguito fece una joint venture con la Altec ed infine, nel '46, fondò
quella che è tutt'ora conosciuta come JBL. A James B. Lansig deve essere
attribuito il merito di avere dettato le regole per la produzione degli
altoparlanti professionali (woofer, medi e tweeter) a cui da allora si
sono attenuti tutti gli altri fabbricanti. I diffusori di quegli
anni erano del tipo a tromba ripiegata, (oppure bass reflex)
ovviamente di gosse dimensioni, ma ciò non costituiva un problema
dovendo essere utilizzati negli sudios o nelle sale cinematografiche (fig
2). Per quanto riguarda l'audio domestico l'altoparlante era soprattutto
destinato alla radio, anch'essa in quegli anni esordiente, ed era in
genere contenuto in un mobiletto, aperto posteriormente, che si
collocava sopra o sotto il ricevitore vero e proprio. Talvolta nel
ricevitore era contenuto anche il giradischi e l'insieme prendeva il
nome di
radiofonografo. Chi già allora pensava alla riproduzione di qualità
(l'HiFi doveva ancora venire) doveva mettersi in casa uno degli enormi
diffusori citati sopra. Però la gamma di frequenze dei programmi non
andava oltre i 5000 Hz, di più non consentiva nè la colonna sonora
dei film, nè la radio AM nè il disco a 78 giri. Lo stato dell'arte nella
ripresa e riproduzione della musica è rappresentato, alla fine degli
anni '30, dal film Fantasia di Walt Disney. Esso aveva la colonna sonora
a gamma intera e addirittura multicanale. La colonna sonora originale,
tutt'ora disponibile in disco, non ha nulla da invidiare alle moderne
riprese. Ma nelle case della gente comune, oltre alla radio,
c'era ancora il giradischi a manovella, o tuttalpiù il radiogrammofono
con la puntina di acciaio da sostituire ogni 5 ascolti e peso di lettura
di 100 grammi! Dal 40 al 45 la gente ebbe altro da pensare ma, terminata
la guerra e riprese le normali attività, anche nell'audio i progressi
furono rapidi. In pochi anni furono disponibili il registratore (prima a
filo e poi a nastro), la radio FM, il fonorivelatore con puntina di
zaffiro o di diamante e peso di lettura inferiore ai 5 grammi ed infine
l'incisione a piena gamma per i dischi (gli ultimi 78 giri ed i primi
miscrosolco). E i diffusori? Per l'HiFi, (acronimo di high fidelity, il
più fortunato fra gli acronimi creati in questo secolo) erano
disponibili quelli professionali che però avevano due difetti: il primo
di essere troppo ingombranti ed il secondo di essere troppo direzionali
utilizzando sistemi a tromba per l'intera gamma o comunque per le
frequenze medio/alte. La soluzione fu trovata da Edgar Villchur il quale
inventò il diffusore a sospensione pneumatica, di dimensioni ridotte, ed
in seguito il medio ed il
tweeter a cupola, ad ampio angolo di dispersione. Il disegno a
destra mette in evidenza la proporzione che esiste fra le dimensioni del
sistema di Villchur e quello esistente allora (indicato come Bass
Reflex). Villchur, dopo aver offerto la propria invenzione a due
fabbricati i quali la rifiutarorono, decise di produrla in proprio e,
con l'aiuto di un amico, fondò la Acoustic Research (AR), tutt'ora
esistente. Il suo sistema si impose sul mercato come sistema ideale per
la riproduzione domestica ad alta fedeltà. e fu in seguito adottato da
tutti i fabbricanti di diffusori e di altoparlanti (con pochissime
eccezioni) . Louis
Armstrong ed altri illustri musicisti prestarono la propria immagine
per pubblicizzare il prodotto. Chi è interessato agli aspetti
tecnici della acoustic supension può leggere gli articoli,
alcuni dello stesso Villchur, e che possono essere richiamati cliccando
sui titoli che appaiono nel riquadro giallo. |
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