G.L.Auspurger - Migliore risposta ai bassi  da Radio Electronics sett. '57 e Alta Fedeltà Genn. '58
 
Cosa si intende per amplificatore con una buona rìsposta ai bassi ? Secondo i criteri più recenti esso deve soddisfare ai seguenti requisiti:il limite inferiore della gamma di frequenze deve essere di 40 Hz. - Nonostante che il tamburo e l’organo a tubi possano produrre delle fondamentali di frequenza inferiore ai 40 Hz, si tratta in genere di suoni molto rari che ben difficilmente potrebbero, essere riprodotti con l’intensità naturale.La distorsione deve restare bassa. Questo il punto più importante da soddisfare nel campo delle basse frequenze. fortunatamente esistono però dei sistemi con i quali è possibile ottenere a 40 Hz una distorsione inferiore al 5% In questo campo occorre però stare attenti di parlare sempre di onde sinussoidali.Si dice infatti di solito: Il mio altoparlante arriva fino a 20 Hz perché riesco a sentire chiaramente i picchi delle onde a queste frequenze. Purtroppo questa frase viene pronunciata non solo da dilettanti ma anche da professori di fisica. Essa é evidentemente un grosso errore. Infatti 20 Hz non significa un rumore più o meno distinto che si ripete 20 volte al secondo ma un’onda sinussoidale ben definita. I due fenomeni sono ben diversi ed hanno in comune solo la frequenza di ripetizione. Un suono a 20 Hz è una lenta variazione sinussoidale della pressione dell’aria che deve esse appena avvertita con l’udito.Il limite inferiore della gamma di frequenza utile dell'altoparlante deve essere udibile - A 30 Hz la soglia di udibilità è di circa 70 db. Un buon altoparlante deve essere in grado di produrre una intensità di almeno 8O db a 40 Hz. (In questo articolo riferiamo lo O db ad un valore di 0,0002 dine/cm’ nella zona di ascolto).Supponiamo ora di dovere costruire un altoparlante che soddisfi a queste esigenze. La prima difficoltà che si incontra è quella delle dimensioni del diaframma vibrante. Per avere una potenza sufficiente a 40 Hz si dovrebbe costruire un cono con un diametro di 3 metri. Un tale altoparlante sarebbe straordinariamente efficace per la riproduzione dei bassi, ma purtroppo sarebbe così pesante che diventerebbe un problema muoverlo a meno di non ricorrere ed un sistema elettrostatico. Forse un giorno potremo acquistare un sistema simile ad un rotolo di carta da pareti che potremo appendere ad una parete quando vorremo usarlo.Ma torniamo per ora ad un normale altoparlante de 30 cm. Anche esso può riprodurre un suono a 40 Hz. basta che possa avere un movimento e abbastanza grande. E con abbastanza a si intende per lo meno 13 mm.Quindi perché non costruiamo un altoparlante che possa avere una libertà di movimento di almeno 13 mm? Le difficoltà che si incontrano sono due: dapprima si deve fare in modo che il campo magnetico in cui è immersa la bobina sia perfettamente costante in tutta l’escursione e poi che la sospensione meccanica sia sempre elastica anche per il massimo spostamento. In commercio si trovano almeno tre tipi di altoparlanti ( fig. I ) che soddisfano a questa esigenza di permettere un grande movimento del cono senza introdurre non linearità meccaniche o magnetiche.L'altoparlante Bozak ha un campo magnetico lungo ed una risonanza ai bassi pronunciata ma bassa. Bozak raccomanda che i suoi altoparlanti siano montati in baffles infiniti.Gli altoparlanti Hartley vanno un passo più avanti. La sospensione è così cedevole che non esiste più risonanze ai bassi. A causa di questa diminuzione dell’efficienza non esiste più distorsione o tendenza a rombare ai bassi. Inoltra Hartley preferisce non aumentare il rendimento ai bassi dei suoi altoparlanti con degli artifici acustici. Si preoccupa invece di assorbire l’onda posteriore con dei filtri speciali in modo che anche una piccola custodia si comporta come un baffle infinito.
Il sistema AR - 1
La fig. 2 mostra il più moderno altoparlante long throw (a grande spostamento). E’ il sistema AR - 1 ideato da E.M. Villchur. Egli cercava una sospensione del cono perfettamente elastica e trovò la risposta nell’aria compressa. Il suo sistema di sospensione acustica ha in aria libera una risonanza particolarmente bassa, ma non appena essa viene chiuso in una scatola a tenuta stagna, il cono preme nel suo movimento conto l’aria compressa e la frequenza di risonanza del sistema aumenta a 42 Hz. nonostante che l’altoparlante AR-I abbia un rendi mento molto scarso al di sopra dei 100 Hz, esso fornisce una grande potenza alle basse frequenze con una distorsione minima (con 90 db a 40 Hz si ha distorsione inferiore al 3%).Un punto debole dei sistemi a baffle infinito è l'uso della risonanza meccanica per compensare la perdita di accoppiamento acustico alle basse frequenze c’è quindi il pericolo che si formi un anello di risonanza chiuso. Hartley invece attenua la risonanza meccanica e per ottenere le necessaria potenza acustica si affida a sistemi multipli o ad un amplificatore booster per i bassi. Vìllchur suggerisce un fattore di attenuazione optimum di 1 per il suo AR - 1 e afferma che la risposta ai bassi viene ridotta se si usano dei fattori d’attenuazione maggiori (questi fattori hanno per molti amplificatori dei valori standard da 9 a 20).Se volete insistere con un accoppiamento elettrico più stretto per l’AR-1, l’unico sistema per correggere la caduta dei bassi è quella di aumentare la potenza elettrica. Si può smorzare l’altoparlante acusticamente per il suo picco di risonanza normale installandolo in una custodia reflex accuratamente adattata ( fig. 3 ). Lansing Altec, Jensen e Pro-Plane sono tutti favorevoli all’uso di custodie bass-reflex e assicurano che esse posseggono i seguenti vantaggi:
1) L’altoparlante è ben smorzato alle frequenze di risonanza dei sistema.
2) La risposta ai bassi è più estesa di quella che si otterrebbe con lo stesso altoparlante in un baffle infinito.
3) Se si utilizzano le radiazioni di ambedue i lati del diaframma il rendimento è maggiore che nel caso del baffle infinito.
Queste caratteristiche sono accompagnate da una minore distorsione alla frequenza di risonanza. Ma cosa succede in un sistema reflex per le frequenze inferiori e superiori a quella di risonanza? Per una frequenza un po' superiore a quella per la quale sistema è sintonizzato la custodia si comporta come un sistema chiuso ed il cono rimane con l’aria chiusa in esso. Questa risonanza è la causa del picco superiore della curva delle fig. 4. Alle frequenze inferiori non esiste più per i’altoparlante le risonanza della custodia e la diminuzione del carico acustico fa nascere il picco inferiore nella curva di fig. 4. L'unica limitazione del movimento del cono alle basse frequenze è dato della sua sospensione meccanica. Per questa ragione è bene proteggere la custodia bass reflex da frequenze inferiori più di mezza ottava rispetto alla frequenza di risonanza. Un filtro passa alto regolato a circa 30 Hz protegge bene l’altoparlante da rumori infrasonici che molto spesso danno dei disturbi confusi. Alcuni tecnici cercano di ridurre ambedue questi picchi (anche se essi non vengono necessariamente riflessi nel suono in uscita dal sistema) introducendo delle masse acusticamente viscose in quantità ben calcolate. E.J. Jordan della Goodman ha ideato una serìe di unità di resistenze acustiche da usare con altoparlanti e custodie con caratteristiche particolari. Si dice che i sistemi con carico ad attrito hanno una bassa distorsione fino a 20 Hz. I sistemi con carico ad attrito sono stati progettati per compensare le caratteristiche degli altoparlanti a risonanza molto bassa. Nel progetto di Jordan non si trova la normale curva di impedenza a due gobbe propria dei sistemi reflex. L’impedenza ha invece un unico picco in corrispondenza del limite inferiore deIla  gamma. In parole povere i sistemi con carico viscoso sono dei dispositivi di sospensione acustica cori un reflex che aumenta la resistenza di radiazione alle risonanze più uno smorzamento ausiliario sotto forma di una viscosità controllata.   Alcuni sperimentatori hanno voluto provare ad usare dei materiali assorbenti come tuflex, Ozite e lana di vetro applicati ai normali mobili reflex nel tentativo di attenuare  il rombo, questo sistema ha dei vantaggi solo se il mobile è abbastanza grande e l’area trattata uguale o superiore alla superficie del cono. Con queste premesse il Q della custodia resta alto e nonostante che la. risonanza di Helmholtz attenui il cono, il cono non attenua la custodia. perciò è sempre da raccomandarsi una certa attenuazione con dei materiali viscosi. Tuttavia molti mobili reflex commerciali hanno delle dimensioni molto piccole ed in questi casi se si verifica il rombo essa è dovuto verosìmilmente al picco superiore dell’impedenza del sistema. Questa risonanza è circa mezza ottava più su della frequenza alla quale è stato tarato il sistema. Il rimedio più efficace in questo caso è quello di tendere uno schermo di materiale assorbente all'interno del mobile subito dietro all'altoparlante. Lo stesso artificio servirà anche ad eliminare i buchi o picchi nella curva di risposta dovuti a delle onde permanenti che si stabiliscono all'interno del mobile.
Altoparlanti a tromba
Un altoparlante a tromba di dimensioni teoriche riuscirebbe a caricare la sua bobina in un campo più esteso di quello di un sistema bass reflex; inoltre essa avrebbe un rendimento molto maggiore. Tuttavia dal punto di vista delle dimensioni si presenta ancora più problematico non solo la sua apertura deve essere almeno uguale ad 1/4 della massima lunghezza d’onda ma anche  la sua lunghezza dovrebbe essere proporzionata. C’è un solo sistema per diminuire le dimensioni di un  altoparlante a tromba senza ridurlo ad un tubo accordato.
Ad un certo punto della sua lunghezza, l'andamento esponenziale della sezione può adattarsi abbastanza bene alla forma piramidale di un angolo di una  stanza. In questo punto esso può venire troncato e le sue dimensioni  possono divenire tollerabili. Un altoparlante a tromba da 60 Hz per adattarsi ad un angolo della parete deve avere un'area della bocca pari ad almeno 8 - 16 piedi quadrati. Il famoso Klipschorn ( fig. 6 ) ha delle caratteristiche notevoli anche se la tromba ha una frequenza di taglio a circa  50 Hz. Per estendere verso le frequenze basse la risposta del Klipschorn si è sfruttata una caratteristica propria degli altoparlanti a tromba esponenziale.
Al di sotto della frequenza di taglio la tromba si comporta come una massa applicata alla bobina mobile. Gli altoparlanti a tromba sfruttano questa proprietà per estendere, per mezzo di mobili risonanti la risposta al di sotto della frequenza di taglio. Nei sistemi molto grandi come per esempio il Jensen lmperial della Electro-Voice Patricìan si guadagna per lo meno un’altra ottava al di sotto del punto in cui l'altoparlante cessa di essere efficace. La fig. 7 mostra l'uscita dell’Impenial a 35 Hz con una potenza di ingresso di 16 Watt.
Sarebbe bello potere riprodurre anche l’ottava fra 16 e 40 Hz, ma l’unico sistema per raggiungere questa note estremamente basse è quello di usare  20 o 30  altoparlanti o di adottare l’immensa tromba radiale di 330 cm. progettata da Doschek fig 8. La tromba radiale è interessante perché sembra che possa irradiare a parità di dimensioni delle frequenze più basse dei normali sistemi angolari. M. Weil, uno dei più noti pionieri della HiFi, ha studiato anni addietro Ie trombe radiali, ma finora né lui, né Doschek sono riusciti a costruire degli altoparlanti adatti per le normali abitazioni. Concludendo si può affermare che oggi la migliore risposta ai bassi con dei mobili di dimensioni limitate si può ottenere solo con dei sistemi reflex ben studiati e con la sospensione acustica. E’ tuttavia deplorevole il fatto che mentre noi ingrandiamo nostri garage per alloggiarvi delle macchine mastodontiche, cerchiamo con tutti i mezzi di ridurre le dimensioni dei nostri riproduttori HiFi.

 

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